Il gioco della vita by Florence Scovel Shinn

Il gioco della vita by Florence Scovel Shinn

autore:Florence Scovel Shinn [Shinn, Florence Scovel]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-29T11:25:52+00:00


AMORE

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Ogni uomo su questo pianeta sta effettuando la sua iniziazione all’amore.

« Vi do un nuovo comandamento, amatevi gli uni gli altri». In Tertium Organum Ouspensky afferma che « l’amore è un fenomeno cosmico», e apre all’uomo il mondo quadrimensionale, “Il Mondo delle Meraviglie” .

Il vero amore è altruista e libero dalla paura, si riversa sull’oggetto dell’affetto senza pretendere nulla in cambio. La sua felicità risiede nella gioia di dare.

L’amore è Dio manifesto, e la più intensa forza magnetica dell’universo.

L’amore puro, disinteressato, attinge autonomamente a se stesso, non ha bisogno di cercare o di chiedere, Sono ben pochi coloro che hanno una minima idea dell’essenza del vero amore; l’essere umano è egoista, tirannico o timoroso nei suoi affetti, e perde perciò l’oggetto amato. La gelosia è il peggior nemico dell’amore, perché l’immaginazione si scatena, vedendo l’amato attratto da un altro, e invariabilmente tali paure si oggettivano, se non vengono neutralizzate.

Per esempio, una donna venne da me profondamente afflitta; l’uomo che amava l’aveva lasciata per altre donne, dicendo di non aver mai avuto intenzione di sposarla. Lei era straziata dalla gelosia e dal rancore e disse che sperava di vederlo soffrire come aveva fatto penare lei. La persona in questione aggiunse Inoltre: « Come ha potuto lasciarmi quando io l’amavo tanto? ».

Io risposi: « Lei non ama quell’uomo, lo odia» e proseguii dicendo: «Non potrà ricevere ciò che non ha mai dato. Dia un amore perfetto e riceverà un amore perfetto. Si perfezioni per quest’uomo. Gli dia un amore perfetto, non egoistico, senza pretendere nulla in cambio, non lo critichi, né lo condanni, e lo benedica ovunque sia».

La signora replicò: « No, non lo benedirò a meno che io non sappia dove si trova! ».

« Bene», osservai io, « questo non è vero amore. Se lei emanasse vero amore, il sentimento autentico ritornerebbe da lei, da parte di quest’uomo 46

oppure di un suo equivalente, perché se costui non costituisce la scelta divina, lei non lo vorrà. Poiché lei è tutt’uno con Dio, è tutt’uno anche con l’amore che le appartiene per diritto divino».

Trascorsero vari mesi e le cose rimasero più o meno allo stesso punto, ma lei iniziò a lavorare coscienziosamente su se stessa. Io dissi: « Quando non sarà più turbata dalla crudeltà di quell’uomo, lui cesserà di essere spietato, poiché lei sta attirando questo fenomeno attraverso le proprie emozioni».

Poi le raccontai di una confraternita in India, i cui membri non si salutavano mai dicendo: « Buon giorno», ma usavano queste parole: «Saluto la Divinità in te». Salutavano la divinità in ogni uomo, nonché negli animali selvaggi della giungla, e non subirono mai alcun male, perché vedevano soltanto Dio in ogni essere vivente. Io le intimai: « Saluti la divinità in questo uomo, e dica: “Vedo soltanto il tuo io divino. Ti vedo come Dio vede te, perfetto, fatto a Sua immagine e somiglianza” ».

Lei scoprì che stava diventando più equilibrata e che stava gradualmente perdendo il proprio rancore. Lui era un Capitano e lei lo chiamava sempre “Il Cap”.

Un giorno lei disse, all’improvviso: «Dio benedica il Cap, ovunque sia».



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